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Visualizzazione dei post da dicembre, 2016

Still learning to love_ (Semi di Zucca)

Approccia il mondo senza giudizio Ripetiti che puoi essere meglio di così Ovunque tu sia, non ti bastare. Anche dove il mondo ti sembra più sporco, Dove l'animo umano non brilla e le unghie si sporcano, Non imparare a giudicare. Se la felicità ti sembra troppo leggera Raccogli gli scarti degli altri E portali a destinazione. Uno zaino ben fatto non pesa a lungo sulle spalle Ma le cose inutili ti faranno cadere nella via. Dillo a te stesso, ripetilo come un mantra Una preghiera che inizia al mattino E non si conclude all'aurora. Ci sono parole in avanzo per tutti. Quel che non conosci ti offende Dimostragli che non sai combattere Ascoltare non è un verbo passivo Ma l'azione più complessa da imparare. Nel mondo ci sono solo storie Un libro senza parole, Senza giudizio. 

Chi va_

In un bellissimo documentario della National Geographic si parla dell'intelligenza ancestrale degli elefanti, così antica e sincera da risultare a noi inspiegabile. Un mistero che li porta a seguire rotte senza indicazioni ma su cui si basano tutti i loro cicli vitali. I pachidermi sono i più antichi racconta storie esistenti, tramandano il loro sapere così che rimanga inciso sulla loro pelle, le vecchie matrone conducono il branco e gli altri dietro, in silenziosa fiducia. In queste dinamiche incomprensibili all'uomo si nascondono gli odierni viaggiatori, coloro che nonostante tutto ad un certo punto, partono. E continuano a farlo anche quando sembra troppo. Non parlo del viaggiatore occasionale o il turista domenicale, parlo di quelli mossi dal male di restare, di durare, di non sapere. Lo chiamo male perché fisicamente é quasi doloroso, provoca mal di stomaco, sudorazione, spossatezza e occhi gonfi. Saltuariamente anche emicrania. Parlo a quelli che conoscono le scariche