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Visualizzazione dei post da marzo, 2019

Amore selvatico _ (cap. 3)

Amore dice di volermi raccontare una storia. Siamo insieme da così tanto che ormai ci confondiamo, ci sfumiamo dentro. Vuole fare una gita, mi porta in un grande prato, quelli che non servono a niente se non alle api e ai fiori piccoli, alle formiche e a chiunque vive lì. L'erba è alta, fa il solletico, prude, ma Amore mi porta al centro e ci sediamo, in silenzio, occhi negli occhi, respiriamo.  Lascia passare il volo di farfalle e insetti, non ha mai fretta quando siamo insieme ed è una cosa che adoro, perché diventa tutto più vero. E da quel tempo denso mi chiede:  «V uoi imparare a vedermi? » Lo fisso. Lo fisso e non capisco. Lo fisso e mi spavento. Lo fisso e mi sento ferita.  Alzo gli scudi e mi difendo:  «I o ti sto guardando, ti guardo di continuo, ti osservo in ogni tua cosa, saprei raccontare tutte le sfumature del tuo corpo, i sorrisi, le mani, le ossessioni, gli umori. Tutto, ho imparato tutto, sono affezionata a tutto. » « E questo ti rende cieca »  rispon

Le donne vogliono fare le cose da sole ma non sole_ (III)

Ho ripensato alla nostre macchioline d'olio, al modo ipnotico in cui si allargano su un pezzo di carta attraverso la rete capillare della superficie assorbente, dall'istante in cui cadono iniziano a correre in tutte le direzioni per coprire la maggior superficie possibile. Eppure ad un certo punto si bloccano, finiscono la loro energia propulsiva e la gocciolina di olio diventata una zona delimitata e morbida: lo trovo giusto ma triste il momento in cui la gocciolina smette di espandersi. È come se la carta le desse dei limiti, lo spazio intorno è più grande e forte di lei e la lascia arrivare solo fin lì: le dice -tu finisci qui. A meno che le goccioline non siano tante, allora diventa tutto un correre veloce veloce di cerchi che si allargano come le gonne delle bambine quando girano su loro stesse: trottole, ballerine, bamboline.   Quello che prima, nella gocciolina singola, era un fermarsi, qui diventa un conoscersi perché i confini sfumano e una finisce contro all'