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Visualizzazione dei post da 2013

have fun _

perché quando arrivi alla fine di qualcosa, passi per il limbo, la pausa, prima del nuovo inizio. questo giorno è la nostra pausa. premi stop, non fare cazzate, se non saluti la fine con tutta la calma del caso, il prossimo inizio sarà amaro, quasi imbarazzante, dati i piedi in due scarpe. insomma, non è per forza la cosa giusta, ma se ti fidi, fermati un attimo, hai solo da guadagnare, tanto da domani si ricomincia a correre, tranquillo _

blow up _

_ perché scrivi solo cose tristi? perché quando sono felice esco. _ (Tenco) William Forsythe _ Scattered Crowd

dello stesso sangue, natale duemilatredici _

Non sempre il ghiaccio esce freddo_ La chiamavano Blue, ma non era il suo vero nome. A lei non importava, tanto nemmeno li stava ad ascoltare. Sia chiaro, capiva tutte le lingue del mondo, ma in fondo non le interessava; quando dentro si hanno mille fili sottili che formano un complicato intreccio, ascoltare gli altri diventa difficile. La sensazione, probabilmente, è quella di un bisbiglio costante, volendo anche dolce, ma sempre presente. Blue aveva fatto di quello la sua compagnia, perché oltre ai mille fili aveva l'anima dall'aspetto di un iceberg con solo una piccola e scintillante punta visibile, il resto era relegato nell'oscurità che l'acqua sa offrire. Ma ancora non vi abbiamo raccontato la sua storia: Blue era bella, rispecchiava l'eleganza del ghiaccio, espressa in modi educati e una gentilezza distaccata, sembrava irraggiungibile. Non saprei parlarvi delle sue giornate, ma cercherò di trasmettervi la sensazione di averla nella propria vita.

non pervenuta _

perché ci piace tanto il design? (uso questo termine in chiave generale, macro insieme) perché si insinua nelle nostre vite, rende belle le cose del quotidiano, riflette e non si risparmia su nulla, dà un volto alla nostra società, dei colori e delle linee (a volte dei pois). oh, ma il design non è considerato arte, vero? e allora dove è quest'arte? è racchiusa nelle sua polverosa teca di vetro, lontana intangibile e fredda. inutile brutta asettica. Ora pensiamoci un pochino sù, poi ne riparliamo.

Poise _

Rebecca Dautremer_

Dandelion _

riflesso viola, un riverbero. era quello che ci si aspettava in fondo, luce calda che ti sorregge e buca il legno delle persiane, vernice scrostata su bordi scheggiati. Vorrei la magia di una fotografia, ma non c'è nessuno che la possa scattare, perché il silenzio non esiste e la solitudine sì, ma non intacca la bellezza dell'insieme. La veste è bianca e gli occhi non hanno nulla da invidiare, ma la tua sfera ti racchiude, fiore di marmo, non fuggire dall'appoggio altrui, mantieni in equilibrio una sfera, lo sappiamo bene. i riflessi dell'oro che ti porti dietro, son venati di magia nera, ne costruisci amuleti per non sentire gli spiriti, il bacio della fata regala doni spaventose doti che non trovano posto in un baule, decoraci le tue caviglie, manchi alle stelle, non ti negare ancora! possono aspettare il tuo infinito, non oltre. c'è una storia tra queste righe, la tua vivila sola guardando attraverso le nostre ciglia ascoltando la nostra music

abra cadabra _

ci manca così tanto la magia che si dovrebbe ricreare. Inspira ed entra, questo dovrebbe essere il pensiero all'ingresso. Trasuda fantasia e dalle forma; non girare film, vivili; semplice sberluccichio di grandi emozioni_ rain room_

cavoli a merenda _

Guarda lontano più che puoi, di là da quello è lo spazio senza limiti, Conta più a lungo che puoi, da ogni parte è il tempo senza fine. Il mio appuntamento è fissato, ed è certo, Il Signore sarà ad aspettarmi, arriverò in perfetto accordo, Il Grande Compagno, l'amante sincero per cui mi struggo, sarà là ad aspettarmi. Io so che ho la meglio sul tempo e sullo spazio, e non fui mai misurato e mai sarò misurato. Sono perennemente in viaggio (venite tutti e ascoltate!) I miei segni un cappotto a prova d'acqua, un buon paio di scarpe, e un bastone tagliato nel bosco. Nessun mio amico si rilassa sulla mia sedia, Io non ho cattedra, né chiesa, né filosofia, Non porto a tavola nessuno, né in biblioteca, né in borsa, Ma ogni uomo e ogni donna la conduco su un poggio, La sinistra agganciata alla sua vita, La destra che indica paesaggi di continenti e la pubblica via. Né io né nessun altro possiamo percorrerla al tuo posto, Devi percorrerla da te. Non è l

È triste e bellissimo essere umani_

Una volta è successo, la sorpresa è stata tanta da portarsi via il fiato. I polmoni erano come svuotati, e l'aria, prima di ritrovare la strada di casa, ha dovuto aspettare che lo stupore le lasciasse il posto. Ho scostato le tende nere con decisa riluttanza, e per risposta la sala mi ha accolto con un abbraccio di schermi, unica fonte di luce nello spazio buio. A rendere The Visitors un titolo azzeccato per l'opera di Ragnar Kjartansson, non è solo il riferimento agli Abba, ma bensì la percezione che si viene a creare di essere dei visitatori, o meglio degli ospiti all'interno di un nucleo caldo e accogliente, quasi famigliare. Una comunità che mette a disposizione di tutti, noi compresi, la loro dote più raffinata, mescolandola con una dose di sentimento, estetismo e tecnica. Come risultato si percepisce un insieme composto di singoli elementi ben distinti che, collaborando tra loro in solitudine, non perdono compostezza ma arrivano alla fusione totale.

dici che dico cazzate?

Essere soli è il destino di tutti i grandi spiriti: un destino a volte deplorato ma sempre scelto come il minore dei mali. _ (Schopenhauer_ Aforismi sulla saggezza della vita) Ognuno sta solo sul cuor della terra, trafitto da un raggio di sole, ed è subito sera. _ (Salvatore Quasimodo _ Ed è subito sera) Nel mondo affollato

l'orologio indica l'istante - ma che mai indica l'eternità? (W.Whitman)

Donna Downey _ Journal Page

l'importante è mantenere l'eleganza _

_ sono arrivato alla creatività cieco come un bambino che deve imparare a camminare e vedere. Ho imparato a lasciare che i miei sensi e il mio passato mi dicessero tutto quello che in un certo modo era vero. _ (R.B.) Mi stanno dando una serie di compiti, più che altro cose a tema per allenare le nostre capacità. Io li accetto, credo nell'umiltà. Ma non mi aspettavo il conflitto, interiore intendo; non mi aspettavo che il mio pensiero iniziasse ad urlare e rivendicare la propria identità, come un adolescente in faccia alla madre. Mi rendo conto che scalcia strattona e smania dalla voglia di uscire, e io vorrei tanto spalancargli ogni porta porticina o portone, ma non riesco a capire dove si trova. Ogni tanto mi fornisce delle chiare indicazioni ma, giusto il tempo di iniziare a seguirle, che altre mille voci si affollano e il rumore diventa tale da gettarmi nel caos. E allora tentiamo con il nero su bianco, magari funziona. forma. equilibrio. totale. potenza. consapevolezza. c

blue _

Nazar Bilyk _

l'arte di credere nelle fate _

Peter Pan, quell'eterno bambino in calzoni verdi, vive su un'Isola Che Non C'è e crede nelle fate. Sarebbe bello, ma non è così, perché anche se il verde va di moda, meglio non indossare i calzoni corti in quanto il gelo regna, sotto ogni prospettiva. Siamo a quel punto del racconto in cui la Regina dei Ghiacci sta avendo la meglio, congelando i cuori e il futuro degli abitanti del regno, impedendo loro di andare avanti. Viviamo nell'immobilità, con gli occhi al cielo aspettando di veder arrivare in volo un super eroe, pronto a spedire la regina malvagia in luoghi ostili e lontani, così da ridare a tutti il calore di un futuro. E come passatempo, per ingannare l'attesa, i paesani infreddoliti si dedicano alla riproduzione del passato, in ogni sua forma (tant'è che l'acqua calda viene scoperta praticamente tutti i giorni). Ma questa non vuole essere una storia triste e quindi, ogni tanto qualche fuocherello si attiva: se si presta attenzione in

se non esci da te stesso, non puoi sapere chi sei _

L'arte è educazione educazione è coscienza coscienza è consapevolezza consapevolezza è responsabilità responsabilità è agire agire è reale reale è fatica fatica è vita vita è bellezza bellezza è impegno impegno è costanza costanza è allenamento allenamento è tempo tempo è dedizione dedizione è determinazione determinazione è decisione decisone è sicurezza sicurezza è benessere _ _ _

aspettati, dal cielo, qualunque cosa _

(Daniele Buetti_)

sentimentalmente parlando _

Sii certo di questo. Quando l'amore onesto parla, quando comincia la vera ammirazione, quando sale l'eccitazione, quando l'odio si solleva in spire come il fumo, non devi mai dubitare che la creatività sarà con te per sempre. Il nucleo della tua creatività dovrà essere lo stesso nucleo della tua storia e del personaggio principale della tua storia. Che cosa vuole il tuo personaggio, qual è il suo sogno, che forma ha e com'è espresso? L'espressione data è la dinamo della sua vita e della tua vita, anche come creatore. Nel momento esatto in cui la verità erompe, il subconscio si trasforma da un file da buttare a un angelo che scrive in un libro dorato. Allora guardati. Considera tutto quello di cui ti sei nutrito nel corso degli anni. Era un banchetto o una dieta da morto di fame? Chi sono i tuoi amici? Credono in te? O bloccano la tua creatività con il ridicolo e l'incredulità? Se è così, non hai a mici. Vai a cercarne. _ (Ray Bradbury) In realtà perché

al nord si scioglie il ghiaccio _

Tuttavia preferisco immaginare i miei lavori come capsule del tempo, con un inizio e una fine. Come ogni cosa. _ Ragnar Kjartansson _ The Visitors

come un ballo, come l'amore _

Le ricette vengono da molto lontano e viaggiano insieme alle conquiste e alle occupazioni. Sbattere fino a ottenere un composto denso e schiumoso, 8 uova e 1 cucchiaio di zucchero, poi aggiungere, mescolando lentamente e con molta delicatezza, 3 cucchiai di farina passata tre volte nel setaccio. Aggiungete 1 tazza e 1 cucchiaio di burro fuso non salato. Cuocete in una tortiera alta e spolverata di farina nel forno portato a 180 gradi per 30 minuti. Togliere dal forno, lasciar riposare per 10 minuti, togliere dalla tortiera, mettere sulla griglia. Quando la torta si sarà raffreddata, tagliarla orizzontalmente quattro volte, formando cinque strati. Mescolare con un cucchiaio di legno in una casseruola smaltata 10 tuorli d'uovo e aggiungete, molto lentamente 1 tazza e mezza di zucchero a velo. Continuare a mescolare fino a quando si sarà ottenuto un composto denso color giallo pallido. Cuocere a fuoco lentissimo, aggiungendo 4 cucchiai di burro, per 2 minuti, e quando il burro sa

la bellezza non è degli sciocchi _

Se sorridiamo spesso, non vuol dire che abbiamo una vita facile, ma che abbiamo l'accortezza di non appesantire quella degli altri con musi lunghi. Se crediamo nella cultura, non vuol dire che siamo snob, ma che crediamo ancora nel genere umano. Se leggiamo libri, non vuol dire che siamo dei nulla facenti, ma che vogliamo ampliare le nostre vedute. Se siamo positivi, non vuol dire che siamo degli illusi, ma che non sosteniamo il cinismo. Se crediamo nei giudizi costruttivi, non vuol dire che facciamo del buonismo, ma che non vediamo il valore nel distruggere i principi altrui. Se crediamo nel futuro, non vuol dire che siamo infantili, ma che stiamo lottando duramente per costruircene uno. Se viviamo per la bellezza, non vuol dire che crediamo nel lieto fine, ma che vogliamo vivere nel modo migliore. Se facciamo tutto questo, non vuol dire che abbiamo la testa tra le nuvole, ma che vediamo chiaramente la realtà e visto che non ci sta bene, combattiamo per cambiarla.

accumulo di vita _

E' normale, ogni giorno ci succedono una quantità infinita di cose, e non possiamo ovviamente ricordarle tutte. Capita però che qualcuna prevalga sulle altre e rimanga nei nostri ricordi, e questa nostra selezione automatica del vissuto avviene secondo una serie di criteri più o meno consci ma estremamente soggettivi. Per quel che mi riguarda, due sono gli eventi che hanno attirato la mia attenzione in questi giorni: una mostra e un mercatino; eventi scollegati tra loro che hanno mosso una serie di pensieri. In primo luogo la mostra, all'interno di una galleria contemporanea, il solito ex spazio industriale magistralmente riadattato grazie a quei soldi in più che le grandi aziende oggi usano per crearsi la loro collezione d'arte o il loro spazio contemporaneo. Poco importa la provenienza, perché in questo caso i soldi di mamma chioccia mettono in scena mostre curate ad arte di artisti più o meno giovani, ma sempre dai nomi impronunziabili. Unica pecca è l'assenza d

that's it _

guardati alle spalle _

Anish Kapoor _ Sky Mirror 2006

non puoi disegnare gli occhi se non ne conosci l'anima _

Amedeo Modigliani _ 

vi faccio colare il naso e vi inumidisco gli occhi _ (H. Ellison)

Una banalità qualunque deriva da un profondo pensiero. Capisco possa sembrare un ossimoro, ma se si contestualizza una banalità, si può notare quante riflessioni ruotano intorno ad essa. Quindi ecco la mia banalità: non credo in questa crisi. L'ho detto. Ora sono rossa di vergogna per la mia decisa presa di posizione, ma almeno l'ho detto. Illusa giovane sognatrice, quale evento da figlia viziata ti ha portato a questa conclusione? Definisco la mia posizione: se mi guardo intorno la situazione mi pare decisamente critica, ma non nei parametri all'interno dei quali è attualmente analizzata e stritolata. Dico io, è ovvio che non si trova la soluzione ad un problema, se si sta risolvendo quello sbagliato. Quello che io vedo se mi affaccio sul mondo, è un rifiuto totale della realtà. La crisi che si sta vivendo è radicata nel rifiuto del cambiamento, stiamo vivendo sul cadavere di una società già morta e decisamente passata di moda, una società di Highlander che si rifiu

ognuno è a conoscenza di qualcosa che l'altro non sa _

La consapevolezza è l'essenza della partecipazione. Se un'opera d'arte - o un progetto curatoriale - deve provare qualcosa, è che non c'è bisogno di colmare il divario: è una condizione normale e non un elemento da correggere. La passione per qualcosa è ciò che libera il potenziale nello spettatore e nel produttore. Se penso alla realtà del mondo come una serie di eventi costruiti, posso reinventare la mia realtà di tutti i giorni. Leggerò ogni paesaggio, fatto o situazione come se si trattasse di un'opera d'arte. _ La curatela in tre mosse

invictus _

Può l'arte salvarti la vita? cambiare il tuo pensiero? abbattere le barriere? la risposta è semplicemente: no! L'arte da sola non ci salverà. Non cambierà le nostre idee e non farà vivere tutti come se fossero un tutto. L'arte non può cambiare noi o i nostri pregiudizi, in quanto viene necessariamente costruita su presupposti che creano barriere: la necessità di un livello di cultura elitario, l'appartenenza ad un determinato mondo, e via dicendo. Però l'arte può essere usata come mezzo, per fare tutto questo. Allora sì, che diventa invincibile. _ (The Artist Proof Studios)

tambourine monkey _

Non riesco a darmi pace. Penso e ripenso, roba da non dormirci quasi la notte. Partiamo dal fatto che sono una grande sostenitrice delle ossessioni, credo che siano una forma alternativa di amore. Fare di qualcosa la nostra ossessione, ci infonde una costanza e delle capacità, di cui altrimenti saremmo privi. Indirizzando la maggior parte delle energie verso una sola cosa, questa esplode tra le nostre mani, mostrandosi in tutti i suoi infiniti aspetti che aumentano la nostra voracità, e il desiderio di perfezionarla, portando lei e noi a livelli sempre crescenti, quasi ci sentissimo Jonathan Livingston. Immagino che qualche sopracciglio non abbia resistito alla tentazione di alzarsi, ma qui non si intende l'ossessione con quell'accezione negativa che ormai le appartiene. Stiamo parlando di impegno, costanza e determinazione, passione, quella pura, e non malattia e annebbiamento. In un'epoca come la nostra in cui domina l'apparire, l'ossessione rappresenta una s

se la vita ti da limoni, tu facci un cappello _

Sarah Sze _ Biennale Venezia 2013
someone _ somewhere

reading lesson, a b c _

lo sai perché leggo? non è solo una questione di apprendimento, di imparare cose che prima non conoscevo o capire che ciò che ci succede nella vita, è già stato vissuto, in altri tempi e in altri modi, da altri, che quasi sicuramente, si sono sentiti di scrivere due righe a riguardo. no, amo leggere non solo per tutti questi motivi; ma perché i libri sono un insieme di parole splendidamente accostate. ammirazione e rispetto per colui che ha saputo creare una danza sinuosa tra le parole, che tra le combinazioni infinite che offrono, ha saputo individuare la migliore. far prendere vita ad una realtà inesistente attraverso un mezzo effimero e profondamente umano. ecco cosa amo, l'infantile stupore che le creazioni di una mente, possono provocare in quelle di chi ne viene a contatto, scrivere per scrivere, non per piacere o compiacersi. scrivere per scrivere, lasciando intendere senza spiegare, cosa avrà voluto dire?, spetta a te capire, perché in realtà non importa, non

mnutua _

oh benvenuta, benvenuta. entra, non essere timida, so che ti tratterrai a lungo, ma per ora va bene così, sono solo molto felice di vederti e di sentirti. sai, ogni volta mi dimentico della tua bellezza, quando arrivi mi sorprendi sempre, come uno schiaffo in faccia, che però non fa mai troppo male. prima si sente il tuo profumo, quando il vento cambia lui mi raggiunge così, in un secondo è chiaro che sei alle porte della città. poi uno si distrae, si dimentica che in realtà tu ti eri annunciata, e così quando arrivi davvero, siamo un pò impreparati, perché sei rivoluzionaria, prendi la nostra realtà e la trasformi, la vesti a festa, con colori caldi, nonostante il freddo il silenzio che sai far calare, su tutto. comunque sia, benvenuta, perché dal momento in cui ti apriamo la porta, tu ci ricordi la bellezza dei riti, i piccoli gesti ripetuti che rendono le cose più preziose, la sensazione di un caldo maglione di lana morbida, del fumo che sale dal thé caldo, lo scoppiet
H. P. Feldmann _ Old Paintings with Noses

pumpkins _

300 gr di zucca pulita 4 uova intere 200 gr di zucchero semolato buccia e succo di 1/2 limone 100 gr di farina di farro 125 gr di farina di mandorle 100 gr di cioccolato fondente 1/2 cucchiaino di cannella in polvere 1 cucchiaino di lievito 1 pizzico di sale burro e farina di farro per la teglia q.b. Tritare grossolanamente il cioccolato con un coltello. Grattugiare la zucca con una grattugia a fori medi, e dopo aver finito tamponarla con carta assorbente per togliere l'eccesso di liquido che è fuoriuscito. Montare a velocità elevata le uova insieme  allo zucchero e al pizzico di sale, fino ad ottenere un composto gonfio e chiaro. Aggiungere quindi il succo e la buccia del limone grattugiata, abbassare la velocità delle fruste e incorporare il cioccolato, la cannella, la farina di mandorle e la zucca, fino ad ottenere un composto ben amalgamato. Aggiungere infine, sempre con la velocità delle fruste bassissima, la farina di farro e il lievito. Versare l'impasto in

tutti dicono osate _

È proprio quando credete di sapere qualcosa che dovete guardarla da un'altra prospettiva.  Anche se può sembrarvi sciocco o assurdo, ci dovete provare.  Ecco, quando leggete, non considerate soltanto l'autore.  Considerate quello che voi pensate. Figlioli, dovete combattere per trovare la vostra voce.  Più tardi cominciate a farlo, più grosso è il rischio di non trovarla affatto.  Thoreau dice "molti uomini hanno vita di quieta disperazione", non vi rassegnate a questo.  Ribellatevi! Non affogatevi nella pigrizia mentale, guardatevi attorno.  Osate cambiare, cercate nuove strade. (L'Attimo Fuggente)
Su Blackwell _ The Baron in the Trees, detail, 2011

prendi i tuoi spazi _

-Camminare, per diletto e senza un fine, sta ormai cadendo nelle pratiche in disuso, soprattutto se questo tipo di attività deve essere svolta in città. In effetti, perché mai? Le città, nonostante siano il luogo in cui l'essere umano vive, non sono sempre a lui congeniali, non provocano benessere ma un ritmo di vita frenetico, caotico e stressante. Le città tendono al monocromatico: dal cielo al suolo sfoggiano tutte le sfumature di grigio che l'occhio umano può percepire. Ma poco importa, perché gli occhi ormai, raramente si sollevano dall'asfalto. Un po' per evitare gli ostacoli, un po' per non incontrare gli occhi degli altri passanti, questo tipo di postura ha fatto assumere alle scarpe che si indossano una valenza sociale non indifferente. Sono diventate uno dei codici di classificazione: dimmi che scarpe porti, ti dirò chi sei. L'atto del camminare, in realtà, rappresenta una chiave di conoscenza profonda, racchiude lettura e scrittura de
Nayoun Kim _ Thinking

costanza _

Un gesto continuo, minuscolo ma protratto. Non fermarsi, non arrendersi. L'ossessione, diluita nel tempo, si trasforma in opera d'arte e il rispetto sorge spontaneo: piegare la natura umana al proprio cospetto, dando vita a pura bellezza. (come le rocce, che si levigano sotto la potenza del vento, ma non si spostano  o la goccia d'acqua che, senza sosta, modella superfici coriacee).

crederci _

_ Dichiaro l'esilio degli scrittori e il rogo di tutti i libri che hanno scritto! Addio Dante, addio Petrarca, addio Boccaccio! Chi scrive non deve conoscere nemmeno la grammatica, al rogo tutte le grammatiche! Al rogo anche i vocabolari! Voglio leggere storie genuine, spontanee, originali e fresche! Voglio novità, sia nella forma sia nei contenuti. Da oggi la parola "errore" sarà bandita. Tutto quel che è "errore" si chiamerà "innovazione". _
Luca Coser_ Solo Qualche Aneddoto