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Visualizzazione dei post da novembre, 2017

Il privilegio del dolore_ (A) _ (Semi di Zucca)

Non permetterti il lamento, ingrato ad una vita colma di doni di dolore. Cosa sa il bambino goffo che non ha mai provato fame. Crede che la rabbia sia la scintilla della sua distruzione; l'instabilità e l'incertezza le sorelle della sua follia. Come l'infante, che mai è uscito dal nido, si sente conoscitore del mondo. Non vede, il patetico bambino, la terra calma che accoglie i suoi capricci. L'universo ti ignora ricoprendoti di doni di dolore.  

Discese di scivoli per bambini _ (Cuore di Zucca_3)

Camminando cerca la sua immagine nelle vetrine. Si lancia sguardi sfuggenti, cerca di essersi estranea, si scorge negli angoli meno illuminati e intravede la sua gonna strisciare fuori dal vetro grigio. Nella vetrina del negozio di caramelle si scruta sopracciglia e occhi, sembrano più arruffate le prime e più profondi i secondi. In quello di vestiti le ginocchia e i piedi, forse un po' a punta, forse un po' storti. Il cartolaio offre spunti per mani e spalle, più sagge, leggere, pesanti. Non tralascia niente, smorfie, passetti, posture, cerca e ricerca mentre cammina per strada. Vuole vedersi con occhi estranei, capire se qualcosa in lei è diverso, se si nota la differenza. Dentro la sente così tanto che ha paura le esca scritta sulla pelle, sulla fronte. È impossibile che non si manifesti fuori in qualche modo e quindi scruta le vetrine, riflessi distratti come gli occhi degli estranei. Gli altri, gli sconosciuti, sono tutto ciò che desidera, tutto ciò che finalm

Anche oggi fa brutto_ (Cuore di Zucca_2)

Fissa il bicchiere molto intensamente. Una volta è sicura di esserci riuscita, da bambina. Se sta molto ferma e punta un oggetto a lungo, quello si muove. O almeno vibra un pochino, anche se lo vede solo lei va bene. Non ci aveva più provato, ma l'altro giorno parlando con Davide era uscita la storia dei poteri e allora eccola, al tavolo con il suo bicchiere bello fermo davanti al naso concentrato. Fuori fa schifo in modo melodrammatico: freddo, silenzio, grigio, pioggia piccola e umida. L'unica speranza è quella di non avere mai un motivo per dover uscire. Quindi sta in casa a caccia di poteri da strega, ci crede così tanto che dalle sue spalle si innalzava una scenografia di rami intrecciati a formare una foresta scura in cui lei sola non prova paura. Ci sono occhi di civetta sugli alberi più appartati e sinistri bagliori di luna che rendono piombo colato il paesaggio. Lei ha un ampio cappuccio e una grossa pietra al collo, scrigno di chissà quale segreto, portato av