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Visualizzazione dei post da 2018

Il richiamo_

Muoviti lenta, nel punto preciso in cui il richiamo smuove il piacere.  Il calore del risveglio della voce, rispondi al tuo nome,  nervi selvatici ti crescono dentro, luce ribelle ti brilla addosso; muoviti lenta sulle tue vibrazioni selvagge.  Ascolta l'inverno, dove corri?  Lascia che il tempo ti sfiori con grazia e continua a camminare anche quando pensi di essere arrivata.  Lo sentite anche voi il canto silenzioso delle streghe, delle sirene, delle dee  che si espande nelle vene asciutte dell'Universo?  La Madre chiama le sue figlie e loro rispondono,  non è il cuore che trema, è il loro canto che sta arrivando.  Scorre come linfa affondata dentro la Madre, la stropiccia dolorosamente dal suo torpore, non c'è più tempo per aspettare: sale vibra si innalza il canto.  Che ne sarà del mondo ora che le figlie si sono svegliate?  Fino all'ultimo hanno desistito ma adesso basta: arriva, arriva il canto delle figlie.  Risorgi Madre, ripr

Anche tu _

Impara a memoria i dettagli del tuo viso, il suono della tua voce e il tuo profumo.  Cercati ovunque e girati di scatto per strada quando ti sembrerà di vederti in un passante.  Elenca ad alta voce i tuoi pregi e riempi di coccole i tuoi difetti.  Impara come si fa l'amore con te e cosa ti dona piacere.  Urlati in faccia e poi cerca il modo di perdonarti.  Forse, partendo da qui, amare l'altro non sarà più solo una scusa  per continuare a non amare se stessi.

L'inizio, la fine _

E' successo un gran casino. E' successo che non ho capito più niente ho visto troppe cose insieme: quadruplo, quintuplo, multiplo. Ho visto tutto e mi sono spaventato. Allora ho corso, ho corso lontano e quando mi sono fermato, non mi erano scoppiati i polmoni mi era andato a pezzi il cuore. Ma ormai, avevo fatto un gran casino.

Una battaglia verso l'ignoto _

Vorrei conoscere tutte le cose che rimangono nascoste  dietro il velo dei tuoi occhi: vorrei passare il tempo a baciarli, i tuoi occhi. Con il tocco delle mie labbra vorrei leggere le storie che restano impigliate tra le tue ciglia. Sempre troppo lunghe, sempre dirette ad avvolgere l'immagine di qualcun altro. La mia è troppo spaventosa, credo  la mia non va bene, credo. Sento questo e il mio cuore sprofonda. Vorrei avere la forza di non avere paura, vorrei che le tue ciglia avvolgessero me così da poterle baciare  e scostare i veli che nascondono le tue storie. Invece resto io, che guardo te, che guardi qualcun altro. E tutte quelle storie non verranno raccontate.

Un anno con l'amore_ (cap.1)

Ho sentito tante storie, ho vissuto tante storie, in cui c'era di mezzo l'amore.  Me lo hanno cantato, raccontato, fatto vivere in tanti modi diversi e io, mi sono sempre affidata.  Ascoltavo con la mente e con il cuore tutto quello che c'era da sentire, appoggiata sul mondo dal lato delle ali, con totale fiducia. Attraverso l'amore mi sono state spiegate così tante cose, che mi sono sempre chiesta quante lingue sapesse parlare, lingue dell'universo intendo, non solo quelle umane. E l'amore non si smentisce mai: le sa proprio tutte. Quando ho realizzato questo, ho capito che volevo provare a conoscerlo davvero questo amore, in tutte le sue manifestazioni, o in tutte quelle che sarei stata in grado di scorgere. Ho pensato a quanto si deve sentire solo l'amore, vissuto con brama, timore, rifiuto, adorazione: un'infinità di emozioni che però riguardano sempre qualcos'altro o qualcun altro, ma mai lui direttamente. E allora sia, ho pens

Vino scadente e cenere di sigaretta _ (Luce)

Pochi sono gli uomini  che scelgono la donna che sanno di amare. Come lui, che intanto continua a fare l'amore con te.  Non un problema non un bisogno.  Solo esplosione vibrazione passione penetrazione. È guardarti reprimere ogni istinto in un sapore che ami tenere in bocca, man mano che il vento diventa gelido fuori dalla finestra umida.  Preferisci essere lei  Preferisci essere l'altra.

Alchimia _ (Luce)

Tua ancella messa su questa terra per dare suono alla tua voce: ora e per sempre mi consegno a te. Tu mi ha poggiata su questa vita oggi, come ieri e come ogni domani che verrà, sono legata a te. Voce della tua luce tu mi hai dato il primo bacio per poi lasciarmi nascere: ne porto il segno sopra il ricciolo delle labbra. Hai deposto in me ogni storia esistita, le sento dentro, cantano ogni notte in cui tu mi vegli e io ti sorrido, luce Luna.

fs _ la frequenza delle storie (da 1 a 9)

1. I treni hanno il ritmo perfetto per le storie. Sobbalzano rumorosi e incerti macinando chilometri, tagliando campi e città. Hanno una personalità decisa e un modo tutto loro di svolgere il lavoro. Dei treni, ci fidiamo sempre: anche quando fanno ritardo o si fermano in mezzo al nulla per un tempo indeterminato. Ci tengono sospesi. Sono gusci di metallo che mordono il terreno per portarci lontano, verso, altrove. E nel farlo, i treni si prendono cura di noi: hanno lo spirito del combattente e ruggiscono per proteggere il loro carico prezioso e arruffato. Se un viaggio inizia in treno, allora sarà un viaggio per curare l'anima. Quella garza sottile che svolazza sullo spirito, con le maglie larghe a filtrarne la luce. Se la garza si strappa ci si perde e solo la pazienza dei ragni, dei pescatori o di Ecate, la possono riparare. Ma il tempo, solo lui, può innescare il processo di riparazione. E il treno ne è il portatore. Un guscio di tempo che corre lontano

Perfettamente inutile _ (Hanadama_Fiori di Perla)

Claustrofobico spazio di vita  assoluta e patetica compiutezza. Ogni fessura è sigillata e tu, secchi dentro. A pori spalancati si arriva al cuore! Frustato dalle onde del mare saporito, come il sale e il limone. La perfezione è uno schiaffo per guancia, un sapore doppio di pelle morbida che trema travolta dal colpo e affogata. Sono denti di carne a lasciare segni amari e dolorosi di piacere che cola dalle labbra sul corpo accaldato, striato, animale. 

Marmellata_ (Hanadama_Fiori di Perla)

Alberi indiscussi e lontani: illudono i rami protesi al cielo, Mondi di sogni meschini Su cui arrampicarsi verso il vuoto. Ammaliano i fiori aperti al vento, Nettare di nutrimento Prezioso ed effimero. Nel ventre serrato del tronco Scorre la linfa intoccabile. Fluido denso di silenziosi segreti Che sussurra alle creature della notte. Contorto nelle radici risiede lo spirito Selvaggio e incantatore. Nella terra densa di morte Trova la sua rabbiosa pace. Mangiarne i frutti E avere la marmellata nel cervello.

Non _ (Giuggiole)

Non mi toccare  ma soffiami intorno la cura che hai di me. Non entrare ma traccia sul bordo del mare i pensieri che hai per me. Non mi cercare ma dissemina di petali la strada della mia mattina. Non mi aspettare ma conta i secondi in cui non mi hai con te. Non fidarti della mia felicità ma lascia nell'aria un profumo che mi racconti di te. 

Adrenalina _ (Giuggiole)

Creare, dare forma al pensiero giusto. Vivere la vita dentro la testa, al buio di notte a fari spenti. Sbronzi d'estate Con sapore di risata e il calore umido tra le dita; quando tutto è nuovo e non senti la terra sotto i piedi. Fa paura volare, non si sa dove atterrare. Ovunque è la risposta, adattarsi è la vita. Cambi nel corpo a pezzi dallo schianto, nell'anima che vibra ancora come le nuvole. E nel cuore, perso da qualche parte tra lo stomaco e la gola. Volare, dare forma al pensiero giusto.

Nero Mare _ (Giuggiole)

Per interminabile tempo, questa notte, ho fissato il vuoto davanti a me. Uno sciabordio di mille voci ha raccontato storie che il tempo, non permette di ascoltare. Silenziose, come solo la notte sa essere. Forme sinuose nell'oscurità, onde calme a massaggiare la ghiaia per farla sorridere, a fine giornata. Nella luce del sole non può esistere l'amore: le anime si curano nel silenzio vuoto di una notte solitaria. 

Ishtar _ (Giuggiole)

Pensa alla fatica del sole che ogni mattina spinge lontano la notte, sospeso sul filo di un cerchio che gli fa da lingua e da coda. Pensa alla fatica della luna che ogni giorno viene respinta e poi trascinata, dietro una luce abbagliante di cui riflette il lato bello. Pensa, in questo cerchio chi spinge trascina chi è respinto attira.

Perfettitudine _ (Giuggiole)

Torna indietro, torna in terra pensa alla concretezza pensa a quello che fai. La cosa più dura e tortuosa non sono i sentimenti, è la realtà, è lo scandire del tempo, lo strisciare appiccicoso delle ore. E tu sei fregato perchè da quello non si scappa, a quello non si è mai, dico mai, pronti. Qualunque cosa tu faccia ti si appiccica addosso e di nuovo, in poche righe, sei già scivolato in quel mondo irreale. Schiaffi in faccia davanti allo specchio ti devi dare ecco cosa schiaffi in faccia davanti allo specchio tutte le mattine. E non ti tornerà il sorriso e non saprai tenere in equilibrio le tue realtà. Nessuno ti dirà cosa vorresti sentire e nel bisogno sarai solo. Ogni istante che riuscirai a superare ti troverà impreparato in quello seguente, fallisci serenamente. Torna allo specchio, sorriditi e mandati baci. Se ne sei capace.  

Sognatori _ (Semi di Zucca)

Ai sognatori che han chiuso gli occhi per poi scoprire, di non volerli mai più riaprire. Che hanno ormai scelto da che parte stare delle palpebre stanche di doversi alzare. A chi ha fatto il salto e all'alba non vuol tornare, lo si deve coccolare, insultare, lasciare andare. Ai sognatori c'è poco da dire hanno trovato lo scudo che per sempre li farà soffrire. Dove stan loro anche nella calma infuria una battaglia di forbici e di panna; una pesca avrà sempre un sapore che per mille ragioni gli spezzerà il cuore. Solo un prato e una potente convinzione che indietro, ahi noi, non si può più tornare. Ai sognatori che han perso la ragione chiudendo gli occhi han trovato il cuore. Non dire niente a chi vedi partire, sorridi mesto a chi trovi a blaterare, saluta piano chi è solo nel camminare, è un sognatore che ha scelto da che parte stare. Un giorno tuo del tutto inaspettato ti porterà in dono

Essere mare _ (Semi di Zucca)

Se ti guardo vedo tre cose: manto morbido di umida sabbia infinita distesa d'acqua color della cenere e un cielo dritto, che abbraccia il resto. Nel ritmo delle onde hai posto il tuo respiro nell'abisso profondo, il battito del tuo cuore nel sapore acerbo, la tua protezione. Accogli e culli anime contratte per mostrare loro quanto siano perfette. Scavalchi i muri dei castelli di sabbia e scendi a fondo nel primitivo terrore. Gestisci il ritmo del tuo umore vai e vieni senza avvisare, sussurri a tutti e nessuno ti può parlare. Non puoi essere afferrata ma solo afferrare non puoi essere cercata ma solo trovare non puoi essere creduta perché non ti puoi fermare. Vai e vieni e te ne vai, furiosa e lenta ribolli schiuma, trascini sabbia. C'è il rosa all'alba e al tramonto sempre in movimento, un movimento lento. Il vento accoglie la tua impazienza e infuria la notte nella danza nera. Una sola perla sor

Storia di una Mandorla. I sogni sono pirati _ (petalo 1)

Sono fatta dell'impeto della natura calante. Quando il sole smette di bruciare a allunga raggi dorati sui colli, mia casa. Sono rimasta appesa più a lungo delle mie sorelle, ho lasciato la madre in ritardo, volevo farle compagnia fino al sonno freddo. Nel periodo in cui siamo rimaste sole, mi ha raccontato le storie antiche, mi sussurrava roca la memoria buia conservata tra le sue radici. Non aveva più nutrimento da darmi, e sono dovuta diventare più dura per non cedere quel poco che ancora trattenevo dentro. Ho aspettato che anche l'ultima foglia si lasciasse scivolare tra le braccia umide del terreno, ho aspettato che la nudità rendesse madre come la roccia, prima di iniziare il mio viaggio. La piccola pietra che ha accolto la mia caduta, mi ha inciso il primo segno. Da allora molti altri ricamano il mio guscio come pizzo francese. In ogni solco una storia indimenticabile. Ho lasciato che il mantello di morte che ricopriva il terreno mi trasportasse lontano, sicu

Carnation_ Scrittura itinerante in petali _ (incipit)

Combatto tra etere e carne La bellezza si fa materia La materia si fa fiore. Carnation è la sensibilità che non avevo. È un progetto che è una modalità di muoversi nel mondo e che ancora una volta prevede l'incontro con l'altro, in una giostra che gira al ritmo di carillon. Le mie sensibilità si stanno formando dall'incontro con quelle altrui e, grazie a questo, il mondo diventa ogni volta più grande. Vedo e percepisco cose che altrimenti mi resterebbero sconosciute. Restituirle, far vedere a chi me le ha donate in che modo mi intaccano, cosa mi lasciano e come mi segnano, è quello che i petali di Carnation si pongono come obiettivo. L'influenzamento è un processo inevitabile: accresce il sapere e la quantità di cose che i nostri occhi possono vedere e la bellezza è una consapevolezza filtrata dall'esperienza. Mi illumino nelle dinamiche più pastose e oscure. Risplendo nella melma e il mio processo alchemico di trasformazione si atti