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Poeti diversi _ (sc_nc) _ (Semi di Zucca)

Il primo passo ha il suono del ramo spezzato.
Dell'insetto a cui esplode la cassa toracica.
Tutto quello che non serve rimane dove viene usato:
A casa.

D'ora in poi io e solo io
Sarò la mia dimora.

Il mondo non è più un luogo distante
scosta la pelle e mostra i confini.
La paura svanisce dinnanzi alla realtà
Al bisogno di azione,
per tenere in piedi la vita.
Nessuna sedia ad accogliere il corpo,
anche se stanco. Solo le gambe e le ginocchia,
La schiena e il fiato, a supporto di ogni carico
Di ogni emozione.

La repulsione
acquisterà un sapore dolce:
la fatica, premurosa compagna di strada,
il dolore, amico di ogni umore,
la durezza del riposo, la consapevolezza del merito.
I morsi alle caviglie
l'unica fame che non si potrà saziare.

I piedi conosceranno la distanza dalla loro natura.
Nella terra e nel sangue,
non andranno uno innanzi all'altro
Non porteranno dall'origine all'arrivo.
Indurranno in luoghi fino ad ora inesplorati
nelle ramificazioni dell'introspezione,
che cristallizzerà in restituzione.

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