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Quel treno che viaggia al contrario_

Avere tanti segreti, a lungo andare, si rivela noioso. Non c'è gusto a fare e sapere cose, se poi non possiamo andare a dirle in giro: ridere, piangere, sfottere, complottare.
Se ci teniamo tutto per noi, facciamo la fine della busta di insalata dimenticata sul fondo del frigo: puzzolente, viscida e marroncina.

Quindi, senza dilungarmi ulteriormente sulla triste condizione del reparto verdure del mio frigorifero, rimetto in sesto questo vecchio progetto lasciato avvizzire, per aggiungerlo al bagaglio del viaggio che sto per fare.
Non più di un quarto d'ora fa ho dato fondo alla mie scarse risorse finanziarie, schiacciando il pulsante "prenota" sul fondo di una pagina dell'India Airlines, per un volo di sola andata per l'oriente.
Oltre a essere definitivamente al verde, ho dato inizio ai Nuovi Propositi per l'anno venturo che mi auguro (un po' come tutti) sarà migliore di quello passato. Non perché sono stati dei brutti mesi, ma perché tanto vale augurare a noi stessi sempre qualcosa di meglio, costruendo castelli di sabbia mozzafiato sperando, quello sì, che non piova più così tanto.

Cose da non fare (che ovviamente ho fatto tutte) prima di partire:
-decidere in maniera impulsiva
-richiedere un Visto, dai risaputi lunghi tempi di emissione, a ridosso della partenza
-prenotare vaccini a caso, tanto se mi devo prendere qualcosa non mi salveranno
-acquistare solo il biglietto di andata
-mollare un presente incerto per un futuro fatuo (no, questo è da fare)

Ormai è fatta e su quel famoso treno che viaggia al contrario (qualcuno mi può spiegare perché poi?), io ci sto per salire.
Ho un piano (mezzo), un progetto e tanta ispirazione. Alle fondamenta del mio castello sono anni che ci sto lavorando e adesso posso inaugurare la costruzione delle pareti, granello dopo granello.
Questo sarà il mio metro, il momento dei lavori in cui mi siederò a riflettere, a fare il mio amato Punto della Situazione e notare le crepe, le zone da livellare o semplicemente, godermi il risultato.

Per il momento ho sbalzi di umore che si susseguono frequentemente passando dal panico al riso nel giro di una pausa caffè.
Se per strada incontrate una tipa con secchiello, paletta e gli occhi da pazza (per delucidazioni a riguardo consiglio Barney Stinson), potrei essere io.

Per il resto della pianificazione, aggiornamenti a breve.




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