Con
il mare ho una storia d'amore clandestina. Viviamo a chilometri di
distanza e ci sono anni in cui ci vediamo per un giorno solo.
Portiamo avanti la quotidianità in autonomia, però ricordo bene la
prima volta che l'ho sentito scorrere dentro e ci penso spesso,
quando ne ho bisogno.
Chiudo
gli occhi e il mare mi sembra il riassunto perfetto di tutto: del
respiro, del battito del cuore, dello scorrere del tempo e degli
eventi.
È
il saggio che ha già visto tutto e lo sussurra cortese.
Dopo
essersi ritirato lontano a giocare con la Luna, è tornato
irriverente in compagnia dello scirocco: un'ondata di piena mi ha
suggerito un'idea.
Ephemera
esiste ormai da qualche anno, mi segue in maniera scostante in questi
20 anni che aumentano a vista d'occhio e mi sembra di non starci
dietro.
In
un susseguirsi incalzante di eventi, persone, cose, città, provo a
raccontare le difficoltà e le gioie che fanno di noi le scelte che
compiamo e viceversa.
Ingenuamente
ho realizzato che esistiamo negli occhi degli altri ma soprattutto
che gli altri esistono attraverso di noi. Le persone sono il vero
cardine degli eventi e uscire da noi, dall'egocentrismo e volgere
all'altro la nostra attenzione, è il vero scalino da compiere per
una crescita consapevole.
Come
la prima onda dell'anno immobilizza e rivitalizza, rimescola il
sangue dall'alluce alle ciglia, ho capito di voler raccontare gli
altri, rimanendo fedele a me stessa.
Ephemera
diventa il canale per un nuovo progetto: La Rotazione del
Caleidoscopio.
Un
insieme di racconti, ritratti, spunti che si generano grazie al
riflesso di due vite, come gli specchi del caleidoscopio che
permettono a scaglie grezze di colore di brillare armoniose.
Mi
muoverò tra vite che qualcuno ritiene degne di essere vissute e
cercherò di narrare le scelte che le hanno generate, senza tradire
la sensibilità, il punto di vista e il mare che mi porto dentro.
Voglio
passare tra chi non crede di essere visto perchè in questi 20eX anni non voglio dimenticare che il sale negli occhi brucia, le piante coltivate con amore portano insetti, per essere geniali bisogna essere soli e per scendere a patti si deve sapere a cosa si rinuncia. C'è già tutto, ma è tutto un casino.
“La
rotazione del caleidoscopio.
Quando
i confini mettono le gambe e cambiano il mondo.
Un
progetto di Annika Pettini
Il
caleidoscopio è stato brevettato da Sir. David Brewster nella prima
metà del 1800. Da
bambino
prodigio quale era, Brewster aveva capito che la vita non è una cosa
troppo seria e
affrontava
il suo lavoro di scienziato “studiando divertendosi e divertendosi
studiando”.
Per
capire questo basta pensare al magnifico dialogo che è riuscito a
creare tra l'uomo e la
luce:
un tubo, due specchi, qualche scaglia di colore, un pizzico di
mistero ed è subito magia.
Attraverso
il caleidoscopio scorrono davanti agli occhi infinite combinazioni
che partono sempre
dallo
stesso punto di vista, il nostro. Ogni volta che si ruota il cilindro
sembra di sentire la
pioggia,
ma davanti rimane l'arcobaleno.
A
chi non è scienziato e tanto meno un genio, non resta che provare a
imparare qualcosa.”
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