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Riti di Passaggio_

Si potrebbe andare tutti quanti 
allo zoo comunale.

Vengo anch’io. No, tu no.

Per vedere come stanno le bestie feroci
 e gridare aiuto, aiuto è scappato il leone,
 e vedere di nascosto l’effetto che fa.
Vengo anch’io. No, tu no.
Vengo anch’io. No, tu no.
Vengo anch’io. No, tu no.

Ma perché? Perché no!

Una generazione di graziati da Dio. Piccoli tesori tenuti sotto cupole di cristallo, come la rosa della Bella e la Bestia.
Su molti di noi il controllo è iniziato ancor prima del concepimento: programmati, studiati, cercati o capitati, fotografati assiduamente dalla grandezza di un fagiolo a quella di un cane. Pargoletti come tanti altri che al massimo ci tagliavamo le manine scartando le merendine. I nostri sogni erano prodotti in vertiginosi letti a castello, per ricordarci di essere allevati su un piedistallo.
I grembiulini scolastici (bei tempi) erano armature imbottite di gomma piuma, perchè nulla poteva scalfire le nostre anime color pesca. Se disgraziatamente accadeva un misfatto, era sempre colpa dell'altro e se quell'altro eri tu, con la fine della punizione arriva anche un cioccolatino.

Si potrebbe andare tutti quanti 
ora che è primavera.
Vengo anch’io. No, tu no.

Con la bella sotto braccio a parlare d’amore
 e scoprire che va sempre a finire che piove 
e vedere di nascosto l’effetto che fa.
Vengo anch’io. No, tu no.
Vengo anch’io. No, tu no.
Vengo anch’io. No, tu no.

Ma perché? Perché no!

Cresci un pochino e si comincia a litigare, porte sbattute, ceffoni e brutti voti, ribellioni superficiali, niente che possa compromettere davvero l'amore per questi figli dalla pelle di cristallo. Neanche le ventate di odio più potenti, urlate naso a naso permettono di scendere dal piedistallo: là sei stato messo e là devi restare. La vita resta in basso, lontana da te, quindi non ti devi preoccupare di nulla, ingrassa, studia, gozzoviglia, tutto quello che vuoi.
Chi è più fortunato di noi? Chi è più escluso dal mondo di noi?
Siamo King Kong sulla punta del grattacielo con gli aerei che però fanno di tutto per non farci scendere. 
Basta crescere ancora un pochino per iniziare a sentire il vuoto intorno e non la solidità della torre, il panorama inizia ad essere ripetitivo e per arrivare alla vita vera bisogna scendere, fare il percorso a ritroso, lottare nel verso sbagliato.
Perché siete capricciosi e insaziabili? Vi è stato dato tutto e siete così sciocchi da non rendervene conto. Inondati di amore e regali, di possibilità e privilegi, esonerati dalle batoste della vita fino ed oltre la veneranda età. Non potete lamentarvi.

Si potrebbe poi sperare tutti
 in un mondo migliore.

Vengo anch’io. No, tu no.

Dove ognuno, sì, e’ già pronto a tagliarti una mano
, un bel mondo sol con l’odio, ma senza l’amore
 e vedere di nascosto l’effetto che fa.
Vengo anch’io. No, tu no.
Vengo anch’io. No, tu no.
Vengo anch’io. No, tu no.
Ma perché? Perché no!

In realtà non possiamo dire proprio niente. Il prezzo con cui paghiamo i nostri privilegi è la sofferenza, nel senso che non ne abbiamo provata abbastanza per essere presi seriamente.
Ci sono una serie di “prove” che si dovrebbero superare nella vita per potersi affermare nel mondo degli adulti, per relazionarsi tra pari. Questi meccanismi sono venuti a mancare o si sono trasformati, senza però essere riconosciuti. 
Che cosa fa di noi, oggi, degli adulti? Non c'è il servizio militare, non si fanno bambini, non si hanno case, stipendi e conti in banca. Al massimo un cane, e forse neanche quello. Dove sta il nostro rito di passaggio? Anche l'autonomia è vista come un privilegio concesso dai veri adulti, qualcosa che possiamo permetterci perchè c'è chi ce la elargisce (se solo volessero potrebbero sempre cambiare idea e piegarti al loro volere, ma anche questa volta sei stato graziato: sii educato, come si dice?).

Una volta ci si costruiva sul desiderio di riscatto dalle proprie origini, adesso bisogna fare i conti con una riconoscenza omertosa.
La sofferenza conosce infinite strade per indurre alla crescita, possono essere vie meno eclatanti e conosciute, ma non per questo inferiori, lo sa pure Peter Pan.

Si potrebbe andare tutti quanti
 al tuo funerale.
Vengo anch’io. No, tu no.
Per vedere se la gente poi piange davvero 
e capire che per tutti è una cosa normale 
e vedere di nascosto l’effetto che fa.
Vengo anch’io. No, tu no.
Vengo anch’io. No, tu no.
Vengo anch’io. No, tu no.


Ma perché? Perché no!

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