Ho sentito da lontano il richiamo delle cicale. Ho preso niente e sono partita verso un modo diverso di sentir muovere il cuore. Come spesso sono i viaggi, anche questo è in salita e verso sud; al primo bivio è iniziato il bosco basso e fresco, con le indicazioni tra le macchie di muschio. Man mano che salgo la radio che mi urla nella testa inizia ad avere problemi di ricezione e dopo un breve gracchiare, si ammutolisce: con il silenzio esito, nella luce ambra che resta intrappolata nelle fronde e diventa smeraldo. Con il passo bloccato a mezz'aria mi raggiunge un rullare di pietre che franano, mi accorgo, sotto gli zoccoli di un cervo. Me lo trovo accanto che avanza sulla mia stessa via, “ciao” dice delicato. La “piccola me” dentro la testa ritrova la voce e si mette a urlare, saltare, girare come una pazza, mentre quella fuori sfoggia magnifica compostezza “Salve. Dove sta andando?”. Gli scappa un sorriso come se riuscisse a vedere la piccola me che strilla nella gr...
E ti rispondo che non posso rispondere, devi cercare da te. (Walt Whitman _ Foglie d'Erba)