Per tutto il giorno non faccio altro che aspettare l'arrivo della sera, annunciata dal tuffo del sole arancio dietro gli alberi della foresta. Rimango in attesa del buio perché porta con se un alito fresco necessario in queste giornate in cui sudano anche i polmoni, per il caldo che impregna l'aria. Ho scoperto che il posto in cui incontro prima di tutti la sera e il fresco, è il tavolo di legno sul retro della casa: mi arrampico sulla panchina e, nell'attesa, combatto contro zanzare di ogni forma e dimensione. Quando finalmente il cielo sfodera gli abissi il prato circostante compie un profondo respiro, le cicale iniziano il loro canto d'amore e le lucciole si alzano in volo creando costellazioni che si mescolano con il cielo. Nei rari momenti in cui riesco a fuggire dalla nuvola di indiani che sempre ci avvolge (ma è un'illusione anche questa solitudine, perché sanno sempre dove sei, con chi sei e cosa fai), lascio che la mia mente si svuoti e riprenda i suoi...
E ti rispondo che non posso rispondere, devi cercare da te. (Walt Whitman _ Foglie d'Erba)